FRUTTANTICA.
Quando vengo sottoposto alla domanda se sono più attratto dalle rose antiche o dai frutti antichi la risposta è parallela al fatto che sia nato prima l'uovo o la gallina. Diciamo che la passione per le rose nasce dal fatto di aver scoperto come riprodurle da talea rubandole ai vicini a 5 anni e i frutti dall'aver rubato le prime ciliegie a 6 anni. La frutta era la marjuana per i bambini del dopoguerra. In questo periodo non aspettavo altro che cadessero le sorbe da un vecchissimo albero posto all'incrocio di due stradine di campagna dove avevo allestito il mio giocoso quartier generale. Deceduto quell'albero per lungo tempo non ho più visti fino agli albori della mia attività dove l'ho inserito nella mia prima collezione di frutti antichi riportandolo all'attenzione dei miei primi proseliti. Il Sorbus domestica (in foto) comunemente chiamato sorbola, è un albero deciduo largamente colonnare con foglie pennate che tarda primavera sboccia splendidi corimbi conici bianchi a cui seguono durante la fine dell'estate inizio autunno le bacche globose che assumono una colorazione giallo rossastra, il che non significa la maturazione. Questa avviene una volta raccolti i frutti, nel momento della marcescenza, lo stesso procedimento delle nespole germaniche. L'albero è molto rustico e si riproduce attraverso la semina in cassone freddo oppure staccando talee erbacee ad inizio estate. In quanto a malattie è soggetto ad attacchi di afidi, cocciniglie, ragnetto rosso e patogeni fungini come l'armillaria e il colpo di fuoco, in sintesi gli manca il morbillo poi è soggetta a tutto. Una squisitezza d'altri tempi che la si può trovare solo come curiosità in quelle che io definisco boutique della frutta, dove entro sempre con lo stesso piacere in cui entro in una libreria di libri antichi.
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Il Maestro Giardiniere ( profilo FB)
Nato nel 1946 a Budrio (BO), Carlo Pagani è Maestro Giardiniere, Esperto Botanico e Direttore dell'
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