Friday, August 12, 2022

Il pero, l'albero delle donne ,tradizione russa

 

Nell'immagine: 𝘓𝘢 𝘷𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘦𝘥 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘰, dipinto di Dmitrij Žilinskij.

𝗜𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗼: 𝗹'𝗮𝗹𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲
Testo di Marco Massacesi
Sin dai tempi antichi i popoli slavi hanno attribuito alla pera (in russo "груша", si pronuncia "grùscia") tutta una serie di significati positivi, incentrati sul sentimento dell'amore. In particolare, il pero è sempre stato considerato un albero "femminile", associato ad aspetti legati alla vita della donna: focolare domestico, fecondità, amore, dolcezza. Il motivo è la tipica forma della pera, che fa pensare alla figura della donna: vita sottile e fianchi più larghi.
Si credeva che una ragazza, affinché potesse essere fertile e di buona salute, dovesse vivere nelle vicinanze di un pero, mangiarne i frutti e sedersi spesso alla sua ombra. Tracce di questa tradizione si ritrovano anche nel periodo medievale, quando le pere, considerate frutti più "da donna", erano mangiate come dessert dalle donne nobili.
Quando si diffuse il cristianesimo, in Russia ed in altri territori slavi era usanza pregare Dio non in chiesa, ma sotto un pero (c'era un detto: «La pera è la mia chiesa»).
Nella tradizione popolare non mancavano però anche dei significati negativi: si credeva che, quando una pera era appassita e marcia, in essa dimorassero pericolosi spiriti maligni. E si diceva anche che i serpenti si nascondessero all'ombra dei peri, pronti ad andare a succhiare il latte dalle mammelle delle mucche. Perciò, alcuni preferivano che vicino alla propria dimora non ci fossero alberi di pero.
La pera è presente nelle fiabe russe e, naturalmente, nella pittura. E parlando della pera, non si può non citare una delle figure femminili più famose della letteratura russa: la Grušenka ("grušenka" in russo significa "piccola pera"), l'amata di Dmitrij Karamazov, che fu per lui la sua sfortuna... o la sua fortuna... ma questa è un'altra storia!

Cultura Italia-Russia
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